Via libera alle telecamere installate nei perimetri delle case private direzionate a riprendere e registrare tutto quello che succede per strada: i cittadini che le installano per la "tutela della sicurezza dei beni propri e dei familiari" non sono perseguibili perchè non commettono reato nei confronti delle altre persone che passano e vengono registrati. Per essere in regola è sufficiente applicare anche i relativi cartelli nei pressidele telecamere. Da una sentenza della Cassazione.
I giudici hanno infatti assolto "perchè il fatto non sussiste", due proprietari condannati a sei mesi di reclusione per "violenza privata", che avevano installato un sistema di videocontrollo orientato su zone e aree aperte al pubblico transito.
Rimane fondamentale però che l'impianto rispetti i principi del GDPR e che, se segnalate, le telecamere siano vere e funzionanti.